sabato 6 dicembre 2014

IL PRESEPE PATRIMONIO DELLA TRADIZIONE CULTURALE DEL POPOLO ITALIANO

Il presepe a scuola non rappresenta semplicemente la celebrazione di una ricorrenza religiosa, ma la valorizzazione di un simbolo della tradizione religiosa e della pietà popolare che appartiene al patrimonio culturale e artistico del popolo italiano. Questo avviene da circa 800 anni, forse Il Dirigente scolastico di questa scuola in provincia di Bergamo non conosce questa parte della storia italiana. La scuola è chiamata a valorizzare il patrimonio storico, culturale, artistico, sociale e politico del nostro popolo, perché tutto educa e contribuisce alla formazione e alla crescita della persona umana. Il presepe, il crocifisso e quanto di cristiano c’è nella nostra nazione piaccia o no, a questo signore dirigente di una scuola pubblica, appartiene per tradizione e per legge al patrimonio culturale del popolo italiano, quindi, contribuisce alla formazione della nostra identità d’italiani. Di conseguenza, va vissuto, studiato e valorizzato in tutte le sue forme e manifestazioni, così come ogni altro elemento della nostra cultura italiana ed europea. Evidentemente questo signore non si sente italiano come ci sentiamo italiani noi tutti, credenti e non, così come si sentiva italiano Benedetto Croce che da laico soleva dire che: “come italiani non possiamo non sentirci anche cristiani”. A questo Dirigente mi sento di dire di non sentirsi cristiano ma almeno italiano e come dirigente di una scuola pubblica italiana ha il dovere di garantire che questa scuola della Repubblica sia di “tutti e di ciascuno”. La scuola italiana è laica perché aperta, accogliente e inclusiva, dove si predilige la promozione della Cultura, nella fattispecie quella dell’identità del popolo italiano e in questo patrimonio ci rientra anche la tradizione cristiana-cattolica in tutte le sue manifestazioni. A me pare che questo dirigente per un momento abbia dimenticato di dirigere una scuola pubblica, laica e italiana, frequentata da stranieri ma anche da italiani! Se poi volessimo entrare nel merito non del valore religioso, ma di quello culturale, artistico ed etico-morale che possiede il presepe dovremmo affermare che:

-          Il presepe dal punto di vista etico-morale, vuole rappresentare il mistero della pace cosmica e l’esaltazione di una povertà che si fa storia, condivisione, solidarietà e fratellanza, introducendo gli uomini a una vita fatta di essenzialità;
-          Dal punto di vista artistico, rappresenta l’esaltazione della creatività di un’arte povera ma allo stesso tempo carica di un’identità storica, di una storia che è fatta anche della gente comune, quei beati prediletti dal Dio cristiano.
-          Dal punto di vista culturale ci identifica come popolo, nel presepe ci siamo tutti, c’è il popolo italiano fatto di gente comune, dedita al proprio lavoro ma anche sensibile ai bisogni di chi è meno fortunato.

Il presepe è italiano, con uno stile di vita e un’identità tutta italiana che i francescani hanno esportato in tutto il mondo. Nel presepe c’è l’identità di un popolo fatto di lavoratori, artigiani, contadini, pastori, sensibili di fronte alla povertà, fieri della propria identità. Nel presepe c’è il popolo italiano nella sua tradizione culturale che è anche religiosa, cristiana e cattolica. Il presepe e le altre manifestazioni culturali fatte a scuola hanno un elevato potenziale educativo, contribuiscono alla crescita culturale e formativa degli alunni, introducendoli nella vita ordinaria, dove nella quotidianità fatta di gesti concreti si rinnova la bellezza delle relazioni significative tra le persone.

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